Funzionamento saturimetro

Funzionamento saturimetro
Funzionamento saturimetro

Funzionamento saturimetro per bambini

Il saturimetro (chiamato anche pulsossimetro o ossimetro) come funziona? il saturimetro è uno strumento medico capace di misurare la quantità di emoglobina, e quindi di ossigeno, legata nel sangue, il tutto in modo assolutamente non invasivo. Alcuni modelli presenti sul mercato permettono inoltre di misurare la frequenza cardiaca e l’intensità del polso del paziente.

Funzionamento saturimetro, quale frequenza utilizza

La “pinza” del pulsossimetro contiene due elementi principali:

Il saturimetro utilizza una “pinza a molla” per l’appoggio sulla cute, ad un lato prevede due diodi che emettono una luce con differente lunghezza d’onda-rossa ed infrarossa, dall’altro lato della sonda è presente un foto detector per la cattura della luce.
La quantità di luce assorbita dall’emoglobine è differente a seconda che essa sia più o meno saturata,
il calcolo dell’assorbimento delle due lunghezza d’onda consentono al processore di identificare la proporzione di emoglobina saturata (con un piccolo margine di scarto d’errore)
Il valore della saturazione che compare sul display viene mostrato come valore percentuale calcolato nell’intervallo di 3-10 secondi (non istantaneo)

la registrazione avviene durante il battito cardiaco quando l’ossimetro registra la variazione di volume del sangue arterioso durante il battito cardiaco.

Funzionamento saturimetro, pulsiossimetro, oximetro

Quale è la differenza tra saturimetro, pulsiossimetro, ossimetro e pulsossimetro? Nessuna, sono termini equivalenti, che si riferiscono allo stesso strumento medicale, la differenza di terminologia è influenzata dalle caratteristiche di funzionamento o utilizzo che identifica questo strumento.
Il termine saturimetro richiama alla “mente” la caratterista tecnica dello strumento di misurare la saturazione di ossigeno nel sangue, la terminologia pulsiossimetro invece indica la capacità di misurare la frequenza e l’intensità cardiaca. Il termine oximetro 8poco utilizzato) deriva dall’inglese oximeter e cioè ossimetro.

Funzionamento saturimetro, principale caratteristica di funzionamento

Il Giapponese Takuo Aoyagi nel 1972 ha ideato il metodo di calcolo della saturazione arteriosa attraverso la variazione di luce pulsatile, grazie all’intuizione del bioingegnere giapponese, l’uso del pulsossimetro è diventato uno standard di prevenzione in tutto il mondo, la commercializzazione del pulsossimetro è iniziata nel lontano 1978 da Minolta

L’invenzione e la commercializzazione del pulsossimetro è “definita” una “pietra miliare” per l’analisi dell’ossigenazione dei livelli ematici di un paziente ed è stato un vantaggio per una migliore cura dei pazienti.

“l’introduzione di pulsossimetria ha coinciso con la riduzione del 90 per cento delle morti anestesia-correlati.”

Funzionamento saturimetro, i principi sui quali si basa

Il principio di funzionamento di un saturimetro è molto semplice, una sonda genera fasci di luce nel campo del rosso e dell’infrarosso, questi fasci attraversano la cute e la circolazione del paziente, per poi arrivare ad una fotocellula ricevente. L’apparecchiatura in questo modo è in grado di calcolare la saturazione dell’ossigeno nel paziente.

Il saturimetro consente di conoscere la percentuale di saturazione dell’emoglobina del sangue, ma non rivela quale gas è legato ad essa e questo può portare a una errata lettura dei dati. La “forza” di questo strumento medicale è sicuramente l’utilizzo di una tecnologia non invasiva usata per stimare la saturazione dell’emoglobina