Modello di pulsiossimetro portatile
Il monitoraggio anestesiologico dei pazienti chirurgici mediante l’utilizzo di apparecchiature elettroniche occupa
ormai un posto eminente nella chirurgia. Il successo dei moderni strumenti permette di affiancare l’anestesista in modo ottimale, la necessità di avere un monitoraggio in corso di anestesia, dei parametri della percentuale di saturazione d’ossigeno emoglobinica è molto importante, lo strumento non è solo utilizzato in fase di operazione chirurgica, ma anche “a casa” grazie al pulsiossimetro portatile.
Affinché il monitoraggio sia realmente praticabile, sono necessari alcune prerogative, la prima è che lo strumento sia affidabile, deve essere continuo e istantaneo nel suo utilizzo, deve prevedere funzioni di avviso acustico se insorgano dei problemi, la strumentazione non deve essere ingombrante, deve utilizzare una metodica non-invasiva e di facile applicazione.
Il puls-ossimetro portatile
In risposta ad un abbassamento della pressione parziale d’ossigeno a livello tissutale, il cambiamento nella saturazione diviene marcato: a valori di PO2 tissutale compresi tra 10 e 40 mmHg si verifica, per un piccolo abbassamento del gradiente, una notevole disponibilità nel trasferimento di questo gas, in quanto l’emoglobina si trova nella prima parte della curva di dissociazione.
Conoscere in maniera continua i valori ossimetrici ci permette, di correre immediatamente ai ripari, evitando la possibilità di incorrere nel massivo e rapido decremento della saturazione emoglobinica.
Il sangue di alcuni mammiferi (le specie di maggiore taglia corporea) ha un’affinità per l’ossigeno più elevata
(cede ossigeno meno facilmente) e, di conseguenza, la curva di dissociazione è spostata più a sinistra. Il sangue di
altri mammiferi (specie di più piccola taglia) cede invece ossigeno più facilmente (ha minore affinità per l’ossigeno). Questa minor affinità facilita il rilasciamento di ossigeno ai tessuti.
La diminuzione del pH ed aumento della temperatura sono tutti fenomeni che si verificano durante il lavoro muscolare o in caso di elevato metabolismo cellulare. I normali valori di saturazione dell’emoglobina arteriosa dovrebbero essere attorno al 92%, o più.
La descrizione dei sistemi di trasporto dei gas respiratori e dei fattori che influenzano la curva di saturazione dell’emoglobina è utile per capire tutto ciò che si discosta dalla fisiologia respiratoria e che comporta o determina
una minor saturazione dell’emoglobina arteriosa che può provocare uno stato di ipossia.
Per tutti questi motivi, è importante, ai fini della buona salute del paziente, poter valutare spesso l’ossimetria, sia essa diretta od indiretta.
Il pulsossimetro portatile è costituito da un chip che elabora i segnali ricevuti tramite una sonda composta da una pinza a coccodrillo che sorregge due sensori, un fotodiodo emittente luce (definito anche LEDS – al plurale
poiché possiede due fonti luminose) ed un fotodetector (che riceve la luce inviata, attraverso il letto tissutale, dalla fonte luminosa).
Il fotodiodo emittente (LEDS) utilizza due luci di diversa lunghezza d’onda: 660 nanometri (luce rossa) e
940 nanometri (luce vicino all’infrarosso). Queste due lunghezze d’onda sono state scelte in quanto consentono
una massima sensibilità nel rilevamento.